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Dieci storie sbagliate più una ci fa entrare in un mondo, quello dell'Italia da fare, quello dei "Sudici" e di una realtà talvolta dimenticata, talora volutamente e artatamente ignorata. Un libro che rimette al centro gli ultimi, con le loro debolezze, i loro affanni, la loro illegalità. L'autore con la sua penna cerca di rendere meno sola questa umanità reietta e indifesa, fatta di uomini, donne, bambini e "donne bambine". In questo modo, per una volta, gli ultimi, i desperados di una mala Napoli, con la loro solitudine, diventano protagonisti di storie borderline, ma pur sempre protagonisti. Una sorta di canto corale degli emarginati e degli oppressi, di una maggioranza silenziosa fatta di ossa e di carne che le condizioni di vita subalterne rendono minoranza.